La seconda tra le operazioni elementari che i bambini incontrano alla scuola primaria è la sottrazione. Come funziona e a che cosa serve a livello pratico? Vediamo innanzitutto la definizione di sottrazione da porre all’attenzione dei bambini.
La sottrazione è un’operazione matematica che associa a due numeri un terzo numero che prende il nome di resto o differenza. Vediamo ora un esempio:

$$7 - 3 = 4$$

In questa operazione andiamo a definire ognuna delle cifre che la compongono: il numero 7 è il minuendo, ovvero il numero che deve essere diminuito; il numero 3 corrisponde al sottraendo, ovvero il numero che deve essere sottratto al minuendo; il numero 4, come già accennato, è la differenza o il resto di questa operazione.
Come si ottengono la differenza e il resto? Partendo dal minuendo e contando all’indietro di tante unità quante sono quelle del sottraendo.
C’è una differenza tra la sottrazione come differenza (che risponde alle domande quanti elementi mancano per? Quanti elementi in più) e la sottrazione come resto (che invece risponde a quanto ci rimane? Quanto ci resta?).

Sottrazione: i metodi per sottrarre

Quali e quanti sono i metodi per sottrarre? Vediamo in questo articolo il primo metodo, quello adatto ad essere insegnato ai bambini che stanno avendo il loro primo approccio con questa fondamentale operazione.
Si tratta del metodo della sottrazione con le dita utilizzando come esempio l’operazione che abbiamo visto all’inizio.

In questo caso è sufficiente alzare 7 dita (tante unità quanto il minuendo) per poi abbassarne 3 (tante unità quanto il sottraendo) contando, infine, quante dita sono rimaste (ovvero 4) e quello sarà il resto dell’operazione. Questo procedimento mette in evidenza il ragionamento di sottrazione come resto utilizzando le dita delle mani.

Oltre a questo procedimento si può fare un altro ragionamento sempre facendo la sottrazione con le dita che prevede di alzare 3 dita, ovvero tante unità quanto il sottraendo, e domandarsi quante unità (dita) servono per arrivare al minuendo, ovvero 7. La risposta sarà, come con il ragionamento precedente, 4; la differenza sta proprio nella logica adottata. In questo caso il risultato dell’operazione prende il nome di differenza e non di resto.

Considerati entrambi questi metodi è bene ricordare di presentarli ai bambini in due occasioni diverse poiché spiegarli insieme genererebbe solo tanta confusione. Abbiate quindi cura di parlare della sottrazione come resto e della sottrazione come differenza in due lezioni ben separate!