Come si spiegano ai bambini i concetti legati allo spazio? Oggi vediamo come aiutarli a imparare a distinguere davanti e dietro, entrambi legati all’orientamento spaziale. Capire i concetti legati allo spazio è fondamentale, come ben sappiamo, nella vita di tutti i giorni. Capire e stabilire la propria posizione e quella di un oggetto è una conquista per i bambini e può richiedere un po’ di tempo. Vediamo come favorire l’apprendimento dei bambini di davanti e dietro.

Davanti e dietro: definizione intuitiva

Per aiutare i bambini a capire concetti come davanti e dietro, legati allo spazio, la cosa più giusta da fare è partire subito con esempi pratici, collocando i bambini stessi nello spazio. Basta chiedere loro di sedersi l’uno accanto all’altro in una fila e porre davanti a ognuno di loro una macchinina (o qualunque altro oggetto) gialla e dietro di loro una macchinina blu. Chiedendo loro di non voltarsi possiamo cominciare a porre alcune domande: vedete la macchina gialla? E quella blu? Facendo la domanda è importante utilizzare la gestualità, indicando con le mani cosa significa avanti e cosa significa dietro per favorire una maggiore comprensione.

Molto probabilmente la maggior parte dei bambini darà la risposta corretta, complice il fatto che avranno già sentito i termini avanti e indietro e che, con i gesti delle mani all’atto di porre la domanda, abbiano ricevuto un aiuto.
Una volta ricevuta le risposte alle prime domande, ovvero “si, vediamo la macchinina gialla” e “no, non vediamo la macchinina blu” bisogna far capire alla classe che ciò che si vede in una determinata posizione sta davanti e quello che non si vede (nello specifico la macchinina blu) si trova invece dietro.

Se ci sono bambini che non sono riusciti a rispondere correttamente o che hanno sbagliato è bene, a quel punto, stimolare un dibattito e spingerli a parlarne tra di loro. Ogni volte che qualcuno sbaglia è bene correggerlo facendogli capire con altri esempi pratici - mai fare riferimento ad idee astratte - cosa voglia dire “trovarsi davanti a” e “trovarsi dietro a”. Una prima risposta intuitiva è che ciò che vedo si trova davanti a me e ciò che non vedo si trova dietro di me.

Un altro esercizio utile può essere quello di prendere due fogli grandi e disegnarci sopra la sagoma una scimmietta che sta in piedi. Sul primo foglio si scriverà che quello è il davanti della scimmietta, sul secondo foglio che quello è la parte dietro della scimmietta.
A questo punto si appendono i fogli con delle puntine a una parete e si invitano i bambini, uno alla volta, a venire a disegnare le parti del corpo della scimmietta: naso, occhi, bocca, orecchie, coda, sedere, talloni, dita. Ogni bambino può disegnare la parte del corpo che preferisce scegliendo la sagoma su cui è opportuno farlo.
In questo modo non solo i bambini imparano a collocare correttamente le parti del corpo della scimmietta ma sviluppano anche un’idea precisa di quale parte del corpo si trovi davanti e quale parte del corpo si trovi invece dietro facendo riferimento anche al loro stesso corpo.
In questo modo l’idea di davanti e dietro che già i bambini aveva interiorizzato sarà ancora più radicata in loro.