Guardandosi attorno è possibile vedere una miriade di oggetti che rimandano alla forma di un quadrilatero: la televisione, una borsa, un vassoio e chi più ne ha più ne metta. Una borsa ricorda la forma di un trapezio, per esempio, lo schermo di un computer quella di un rettangolo e, ancora, la forma di una gemma ricorda un rombo. Per i bambini può essere un ottimo esercizio classificare gli oggetti che hanno attorno tutti i giorni utilizzando le informazioni sui quadrilateri che possiedono. Vediamo, ora, come si classificano i quadrilateri.

Classificazione dei quadrilateri: le tre grandi famiglie

I quadrilateri si classificano, fondamentalmente, in tre grandi gruppi: quadrilateri generici, trapezi e deltoidi. Analizziamoli categoria per categoria:

  • quadrilateri generici: sono tutti quei quadrilateri che hanno i lati senza particolari proprietà;
  • trapezi: i trapezi sono quadrilateri convessi che hanno due lati opposti paralleli. Essi prendono il nome di base maggiore e base minore del trapezio; l’altezza, in questo caso, congiunge la base maggiore con un vertice opposto mentre i restanti lati, non paralleli tra loro, prendono il nome di lati obliqui. In base agli angoli e ai lati i trapezi possono essere trapezi scaleni (con i lati tutti diversi), trapezi rettangoli (uno dei lati obliqui forma con la base un angolo di 90°) e trapezi isoscele (con i lati obliqui della stessa lunghezza);
  • deltoidi: quadrilateri con i lati consecutivi a due a due congruenti. Quando un deltoide è convesso viene chiamato aquilone.

C’è poi la categoria dei parallelogrammi, che vengono considerati dei trapezi particolari poiché hanno i lati opposti a due a due paralleli e congruenti. Tra i parallelogrammi rientrano figure molto familiari ai bambini delle elementari, ovvero i quadrati, i rettangoli e i rombi.
Cosa accomuna tutti i quadrilateri, a prescindere dalla famiglia di appartenenza?
La somma degli angoli interni di ogni quadrilatero è pari a 360°, ovvero pari ad un angolo giro.