Dopo aver imparato come si confrontano gli angoli possiamo porre un’ulteriore distinzione ovvero quella tra angolo concavo e angolo convesso in base alle proprietà che li contraddistinguono. Prima di definire angolo concavo e angolo convesso, però, è necessario introdurre ai bambini i concetti di prolungamenti e semirette. Cosa vuol dire prolungare una retta? Si tratta, intuitivamente, di aumentare la sua lunghezza seguendone la direzione.
Posto un segmento con gli estremi A e B, quindi, si può far corrispondere un righello al segmento e far notare agli alunni che la linea tratteggiata per continuarlo è, appunto, il prolungamento del segmento stesso.
Si può creare il prolungamento anche di una semiretta (una retta che ha origine da un punto e che all’altro estremo prosegue all’inifinito) tracciando una linea tratteggiata dalla parte opposta della semiretta.
Come possiamo definire il prolungamento di un segmento, quindi? Si tratta delle semirette che hanno origine dagli estremi del segmento e la cui direzione è data dalla retta su cui giace il segmento. Chiarito il concetto di prolungamento del segmento possiamo parlare ora di angoli concavi e angoli convessi.

Angoli concavi e angoli convessi: definizione e caratteristiche

Per far capire bene la differenza tra angolo concavo e angolo convesso ai bambini è bene porli davanti a una serie di disegni chiarificatori e dare le seguenti definizioni facendo notare cosa significano a livello pratico.

  • si dice angolo convesso quell’angolo che non contiene i prolungamenti dei propri lati o, più precisamente, delle semirette che lo individuano. Questo significa che, tracciati i prolungamenti dei due lati che formano l’angolo, essi non lo invadono.
  • si dice angolo concavo (e a questo punto, imparato il concetto di angolo convesso, per i bambini sarà intuitivo comprenderlo) quell’angolo che contiene il prolungamento dei propri lati.

Per avere chiaramente presente questa differenza è bene fare riferimento a immagini concrete di angoli concavi e angoli convessi così da associare la spiegazione a parole al disegno e da stimolare i bambini a fare un’associazione che non dimenticheranno più.