Oggi introduciamo gli angoli notevoli: quali sono e perché si chiamano in questo modo? In base a cosa sono classificati? Partiamo dicendo che sono quattro, ovvero angolo nullo, angolo retto, angolo piatto e angolo giro. Oggi vediamo anche qualche tattica per impararli e per farli memorizzare più facilmente ai bambini delle elementari (solitamente è un argomento che si affronta attorno alla terza elementare).

Angoli notevoli: classificazione

Gli angoli notevoli, come accennato, sono quattro:

  • angolo nullo: misura 0°. L’angolo nullo è un angolo formato da due semirette coincidente e non possiede nemmeno un punto del piano;
  • angolo retto: misura 90°. L’angolo retto è l’angolo che ha ampiezza pari alla metà di un angolo piatto;
  • angolo piatto: misura 180°. L’angolo piatto ha per lati due semirette opposte e misura la metà di un angolo giro;
  • angolo giro: misura 360°. Si tratta dell’angolo che sta tra due semirette coincidenti e che comprende tutti i punti del piano.

Angoli notevoli: come impararli?

Ci sono molti modi per presentare gli angoli notevoli ai bambini, ognuno più o meno efficace a seconda del bambino e tutti possono essere utilizzati per aiutare gli alunni ad afferrare il concetto e comprendere ognuno dei quattro angoli. Vediamo qualche esempio:

  • angoli notevoli con l’orologio: quando la lancetta dei minuti è sovrapposta a quella delle ore, allora avremo un angolo nullo; nel caso in cui le lancette siano sovrapposte ma una abbia fatto un giro completo per tornare al punto di partenza, in quel caso avremo un angolo giro; avremo un angolo piatto, invece, quando la lancetta delle ore sarà sul 12 e quella dei minuti sul 6; in ultimo, l’angolo retto si può avere tramite le lancette dell’orologio quando quella delle ore si trova sul 12 e quella dei minuti si trova sul 3.
  • angoli notevoli con il ventaglio: un oggetto di uso comune che può aiutare i bambini a capire il concetto di angoli notevoli è il ventaglio. Esso, infatti, può compiere un giro intero formandi, lungo il percorso, un angolo retto e un angolo piatto fino a diventare un angolo giro quando completamente aperto e tornare ad formare un angolo nullo se chiuso. Si consiglia di utilizzare questo metodo solo dopo aver ricorso a quello delle lancette poiché molto più intuitivo del primo.

Conoscendo gli angoli notevoli per i bambini sarà possibile anche distinguere gli angoli acuti (ampiezza tra angolo nullo e angolo retto) e angoli ottusi (ampiezza compresa tra angolo retto e angolo piatto).